domenica 30 gennaio 2011

Ok, c'era una poesia, che ho studiato a scuola poco tempo fa, che dava l'idea di un lampo, sì, di immediatezza, ed è quello che è accaduto oggi, è stato un lampo, in cui sono stata felice allo stremo, velatamente, felice allo stremo, ora è passato, e la tempesta euforica si è fermata, e ritorneranno quei giorni un pochino bui ma del resto felici, quei giorni in cui la sera non pensavo ad altro, ma passeranno, saranno come qualche lampo un pochino più lungo, la lunga esposizione di una macchina fotografica, come per te abbia già scattato, per me scatterà tra un po', non so fra quanto, so solo che l'idea di poterti abbracciare di nuovo, come dicevo nello scorso post, dell'abbracciarti di nuovo mi faceva ritremare solo il respiro e mi faceva dimenticare, di avercele delle gambe, ma ora è passato, per te sono un capitolo chiuso, mentre per me sei un film che non ho voglia di fare giungere alla fine, nonostante il brutto risvolto sono ancora drammaticamente affascinata e innamorata dell'inizio, e spero come in tutti (o quasi) i film, un lieto fine.

Ti voglio bene, dio mio.

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